Informazioni generali
Il Caproni Ca.3 è stato il primo bombardiere strategico della storia dell’aviazione.
Concepito nel 1913 dall’ing. Gianni Caproni (1886-1957) in risposta ai concetti operativi del magg. Giulio Douhet (1869-1930), il Ca.3 fu uno dei più grandi aerei dei suoi tempi. Si trattava di un biplano a travi di coda con gondola centrale per l’equipaggio, propulso da tre motori con potenza complessiva da 260 CV (sul prototipo) poi 450 CV (3 motori Isotta Fraschini V.4B). Il prototipo fu portato in volo il 20 novembre 1914 da Emilio Pensuti. Durante la Prima guerra mondiale equipaggiò molte squadriglie italiane. Gabriele D’Annunzio vi effettuò numerose missioni in equipaggio con i piloti Maurizio Pagliano e Luigi Gori, fu prodotto fino al 1925 in circa 750 esemplari, compresi 89 in Francia, e restò in servizio in Italia nel ruolo addestrativo fino al 1934 circa.
Lunghezza 11,05 mt.
Apertura alare 22,74 mt.
Altezza 3,84 mt.
Superfice alare 96,54 mq.
Peso a vuoto 2300 kg.
Peso max. al decollo 3890 kg.
Velocita’ max. 140 kmh
Tangenza 4800 mt.
Autonomia 450 km 4 ore
Storia dell’esemplare I-ZANA
Il Caproni Ca.3R I-ZANA è la più grande costruzione amatoriale mai realizzata in Italia ed una delle più grandi realizzate al mondo.
La costruzione è stata avviata nel 2008 sulla base della documentazione tecnica fornita dalla famiglia Caproni e da rilievi sugli esemplari originali. Nella costruzione si volle mantenere l'originalità strutturale ma vennero messe in atto tutte le modifiche necessarie ed indispensabili per rendere il biplano semplice nella gestione operativa. Le varie componenti, costruite nell'officina di San Pietro di Feletto (TV), sono state trasportate e quindi assemblate presso la sede della Jonathan Collection a Nervesa della Battaglia (TV) alla fine del 2009, l'ENAC ha ufficialmente assegnato al grande biplano il numero di costruzione 06/09 e le marche I-ZANA. Sono state necessarie 15.000 ore di lavoro oltre al riposizionamento dei serbatoi originariamente posti dietro ai piloti. Dopo 5 anni di lavoro, una volta installati i motori Ford 300 da 180 cavalli di derivazione automobilistica, iniziano i primi rullaggi veloci. La fase dei collaudi a terra si conclude nel dicembre 2014 ed il 3 marzo 2015, i piloti Giancarlo Zanardo e Carlo Zorzoli portano per la prima volta in volo il Ca.3R. Questo 1° volo viene interrotto da un rientro prematuro dovuto ad un'avaria al motore sinistro, inoltre ha evidenziato la scarsa potenza delle unità motrici, determinando la necessità di sostituirle con altre di maggiori prestazioni.
All’inizio del 2020 l'Aeronautica Militare, in vista delle celebrazioni del centenario della Forza Armata, chiede a Giancarlo Zanardo di rimettere il Ca.3R in condizioni di volo, l’ impegno viene confermato e nel gennaio 2022 nasce il progetto per poterlo portare in volo per il giugno del 2023 a Pratica di Mare. Data i tempi contingentati, nel marzo del 2022 iniziano i lavori per la sostituzione dei tre motori e l’adeguamento della strumentazione necessaria a garantire il volo in sicurezza secondo le norme aeronautiche vigenti. I due motori anteriori diventano Continental 470 da 260 cv. mentre il motore posteriore centrale spingente un Lycoming O-360-1A1 da 180 c.v.. I tre motori insieme generano una potenza totale di oltre 700 cv. I lavori vengono terminati alla fine nel mese di maggio 2023, la prima settimana di giugno i primi collaudi a terra per giungere a giovedì 8 giugno 2023 con il 1° volo di collaudo con i nuovi motori, questa volta con ai comandi i piloti Fabio Consoli e Daniele Beltrame.
Il pomeriggio del 14 giugno inizia lo storico volo verso l’aeroporto militare di Pratica di Mare per partecipare alla Manifestazione Aerea del Centenario dove il Caproni è stato ammirato da decine di migliaia di spettatori riscontrando un grande successo tra il pubblico e grande ammirazione e interesse da parte del personale militare aeronautico e di tutti gli aviatori presenti, Il 19 giugno è stato effettuato il volo di rientro in giornata.
Il modello costruito rappresenta il Ca.3 2378 Asso di Picche pilotato dai tenenti Maurizio Pagliano e Luigi Gori in numerose missioni contro obbiettivi austro-ungarici durante la I Guerra Mondiale. I due piloti perirono in azione il 30 dicembre 1917 durante una missione sui cieli di Susegana quando il loro velivolo (non l'”Asso di Picche” bensì il 2362) venne attaccato ed abbattuto da un caccia nemico. Assieme ai piloti persero la vita anche i due mitraglieri Arrigo Andri e Giacomo Caglio. In onore dei due piloti caduti in battaglia nel 1919 venne loro dedicato l’aeroporto militare di Aviano e il 20 agosto 2005 nell'esatto luogo dove l'equipaggio trovò la morte, venne inaugurato il monumento ideato dall'Arch. Renato Fornaciari, realizzato in acciaio da Giancarlo Zanardo.