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Fiat G.91

Informazioni generali

Il Fiat G.91 era un cacciabombardiere-ricognitore monomotore a getto ed ala a freccia progettato dall'ing. Giuseppe Gabrielli e prodotto dall'azienda italiana Fiat Aviazione. Fu il vincitore del concorso della NATO per la produzione di un nuovo aereo leggero da supporto tattico. Utilizzato principalmente dall'Aeronautica Militare Italiana e Luftwaffe tedesca, in Italia è noto anche per essere stato a lungo il velivolo della Pattuglia Acrobatica Nazionale Frecce Tricolori. Venne utilizzato, in misura minore, anche dalla Força Aerea Portuguesa. Rimase in produzione per 19 anni e ne vennero costruiti 756 esemplari.

Progettato in risposta al concorso per una macchina d'attacco e appoggio tattico indetto dalla NATO nel dicembre del 1953, era dotato di buona velocità ed era in grado di trasportare carichi subalari per circa 450 kg. La FIAT decise di basare il progetto (in scala ridotta) su quello dell'americano F-86K Sabre e la somiglianza che ne derivò valse al G.91 il nomignolo di “Piccolo Sabre”. Il prototipo venne portato in volo per la prima volta il 9 agosto 1956 sull'aeroporto di Torino-Caselle. Nel gennaio 1958 l’aereo venne dichiarato ufficialmente vincitore del concorso NATO e gli esemplari di preserie equipaggiarono dall’agosto dello stesso anno, il 103° Gruppo.

In Italia il G.91 venne assegnato oltre al 103° Gruppo, anche al 14° Gruppo. Il 13° Gruppo inquadrato nel 32° Stormo, ricevette per breve tempo questo “Caccia Tattico Leggero” nella versione “R-1” dotata di nuovo musetto dotato di tre macchine fotografiche per ricognizione aerea, musetto squadrato e successivamente seggiolino Martin Baker con capacità “Zero-Zero”, l’adozione del quale portò alla riprogettazione e sostituzione del tettuccio. Nel 1963 la Pattuglia Acrobatica Nazionale (PAN) Frecce Tricolori ricevette, in sostituzione dei precedenti F-86E Sabre, i G.91 di preserie che vennero alleggeriti (privati della dotazione bellica) e dotati di generatore di fumi.

L'ultimo volo di un G.91 (nella versione R) avvenne nel 1992 con una cerimonia presso l'aeroporto di Treviso-Sant'Angelo mentre qualche anno dopo, nel 1995, gli ultimi esemplari biposto (G.91T) vennero definitivamente radiati dai ranghi dell’Aeronautica Militare Italiana chiudendo una carriera più che trentennale.

Lunghezza 10,29 mt.

Apertura alare 8,56 mt.

Altezza 4,00 mt.

Superfice alare 16,46 mt.

Peso a vuoto 3100 kg.

Peso max. al decollo 5500 kg.

Velocita’ max. 1075 kmh

Tangenza 13260 mt.

Autonomia 1150 km.

 

Storia dell’esemplare G91PAN MM6264 Preserie NC.30

Finito di assemblare presso la FIAT Aviazione di Torino Caselle il 12 giugno 1958, viene consegnato all’Aeronautica Militare Italiana il 15 dicembre 1958 entrando in servizio nel 1959 (con gli iniziali “codici di carrozzella” “5-264”) presso il 103° Gruppo della 5a Aerobrigata. Nel 1961 viene trasferito al 14° Gruppo della 2a Aerobrigata come “2-64” per acquisire, a seguito del passaggio da 2a Aerobrigata a 2° Stormo, i codici “2-26”. Poiché velivolo di Preserie, venne selezionato per le esigenze della Pattuglia Acrobatica Nazionale e successivamente modificato nella versione PAN (disarmato e con impianti fumogeni). Entrò in servizio con le Frecce Tricolori / 313° Gruppo Addestramento Acrobatico presso l’Aeroporto militare di Rivolto (UD) il 26 giugno 1966 come “Pony 2” (numero “2” sulla deriva) che mantenne fino al 1968, per poi diventare “Pony 1” (Capoformazione) fino al 28 giugno 1970. Nel 1971 è prima “16” poi “Pony 6” -dal 1972 fino all’agosto 1976- pilotato dall’allora Cap. Massimo Montanari. Dal 15 giugno 1976 al 5 agosto 1979 continua a volare con le Frecce Tricolori ma con periodi senza numero o sporadicamente come “16”. Dal 12 luglio 1980 torna ad essere “Pony 6” e viene nuovamente assegnato al Magg. Massimo Montanari, fino al 21 settembre 1980. Gli ultimi mesi in servizio con le Frecce Tricolori vola come “Pony 7” fino al momento della cessione al 2° Stormo il 6 novembre 1981. L’Aeronautica Militare, a suggellare il legame con il Comune di Carpi ed il locale Aeroclub, dona la MM 6264 al locale aeroporto emiliano-romagnolo, per terminale la sua carriera come “Gate Guardian”.

Con comodato gratuito trentennale, il velivolo viene ceduto dal Comune di Carpi al Primo Club Frecce Tricolori di Pieve di Soligo che, in data 15 marzo 2013 (e rappresentato dal Pres. Remigio Villanova, il Consigliere Giovanni Fornasier, il Socio Gen. Gianfranco Da Forno ed il Lgt. Roberto Bassi) procede all’acquisizione, smontaggio e trasporto del velivolo dall’Aeroporto di Carpi a Pieve di Soligo dove viene finito di restaurare nell’agosto 2014. Il velivolo è stato richiesto in numerose manifestazioni (tra le quali i 55 anni delle Frecce Tricolori a Rivolto) e dall'aprile 2018 è stabilmente ospitato presso la Fondazione Jonathan.

 

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